Le nozze di Figaro
(estratto da Wikipedia)
Le Nozze di Figaro,
è un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. È la prima delle tre opere
buffe italiane scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo
Da Ponte. Musicato da Mozart all'età di ventinove anni.
Le nozze di Figaro
è una delle più famose opere di Mozart, ed è la prima di una serie di felici
collaborazioni tra Mozart e Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del
Don Giovanni e Così fan tutte.
Fu Mozart stesso a portare una copia della
commedia di Beaumarchais a Da Ponte, che la tradusse in lingua italiana (ai
tempi la lingua ufficiale dell'opera lirica) e che (d'accordo con Mozart)
rimosse tutti gli elementi di satira politica dalla storia.
L'opera fu scritta da Mozart in gran segreto (la commedia era stata vietata
dall'Imperatore Giuseppe II, poiché attizzava l'odio tra le varie classi
sociali). Egli impiegò sei settimane per completarla (famoso è il finale del
secondo atto, scritto in un giorno, una notte e un successivo giorno di lavoro
continuato). Eppure fu solo dopo aver convinto l'Imperatore della rimozione
delle scene politicamente più discusse che questi diede il permesso di
rappresentare l'opera. Così Le nozze di Figaro, finita di comporre il 29
aprile, fu messa in scena al Burgtheater di Vienna, il 1º maggio, 1786.
L'opera è in quattro atti e ruota attorno
alle trame del Conte d'Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa,
Susanna, sulla quale cerca di imporre lo "ius primae noctis". La vicenda si
svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono
nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi
drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più
signori e intelligenti dei loro padroni. L'opera è per Mozart (e prima di lui
per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali
dell'epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti con la Rivoluzione francese.
L'intera vicenda può anche essere letta come una metafora delle diverse fasi
dell'amore: Cherubino e Barbarina rappresentano l'amore acerbo, Susanna e Figaro
l'amore che sboccia, il Conte e la Contessa l'amore logorato e senza più alcuna
passione, Marcellina e don Bartolo l'amore maturo.
Atto I
Il mattino del giorno delle proprie nozze Figaro e Susanna sono nella stanza che
il Conte ha destinato loro. Figaro misura la stanza mentre Susanna si prova il
cappello che ha preparato per le nozze. Figaro si compiace della generosità del
Conte, ma Susanna insinua che quella generosità non è disinteressata: il Conte
vuol rivendicare lo ius primae noctis, che egli stesso aveva abolito. Le
brame del Conte sono favorite da Don Basilio, maestro di musica. Figaro si
irrita e trama una vendetta. Anche la non più giovane Marcellina è intenzionata
a mandare all'aria i progetti di matrimonio di Figaro e reclama, con l'aiuto di
Don Bartolo, il diritto a sposare Figaro in virtù di un prestito concessogli in
passato e mai restituito. Don Bartolo, del resto, gode all'idea di potersi
vendicare dell'ex "barbiere di Siviglia", che aveva aiutato il Conte a
sottrargli Rosina, l'attuale Contessa. Entra il paggio Cherubino per chiedere a
Susanna di intercedere in suo favore presso la Contessa: il giorno prima
il Conte, trovandolo solo con Barbarina (figlia dodicenne del giardiniere
Antonio), si è insospettito e lo ha cacciato dal palazzo. L'arrivo improvviso
del Conte lo costringe a nascondersi e ad assistere suo malgrado alle proposte
galanti che il Conte rivolge alla cameriera. Ma anche il Conte deve nascondersi
a Don Basilio, che rivela a Susanna le attenzioni rivolte dal paggio alla
Contessa. Spinto dalla gelosia, il Conte esce dal nascondiglio, poi, scoprendo a
sua volta il paggio, monta su tutte le furie. Entrano i contadini che
ringraziano il Conte per aver abolito il famigerato ius primae noctis.
Il Conte, con un pretesto, rimanda il giorno delle nozze e ordina la partenza
immediata di Cherubino per Siviglia dove dovrà arruolarsi come ufficiale del suo
reggimento. Figaro si prende gioco del paggio con una delle arie più celebri
dell'opera, "Non più andrai, farfallone amoroso".
Atto II
Susanna rivela all'addolorata Contessa le
pretese del Conte. Entra Figaro ed espone il suo piano di battaglia: ha fatto
pervenire al Conte un biglietto anonimo dove si afferma che la Contessa ha dato un
appuntamento a un ammiratore per quella sera. Quindi suggerisce a Susanna di
fingere di accettare l'incontro col Conte: Cherubino (che non è ancora partito)
andrà al posto di lei vestito da donna, così la Contessa smaschererà il
marito, cogliendolo in fallo. Tuttavia, mentre il travestimento del paggio è
ancora in corso, il Conte sopraggiunge e, insospettito dai rumori provenienti
dalla stanza attigua (dove la
Contessa ha rinchiuso Cherubino), decide di forzare la porta.
Ma Cherubino riesce a fuggire saltando dalla finestra e Susanna ne prende il
posto.
Quando dal guardaroba esce Susanna invece di Cherubino, il Conte è costretto a
chiedere perdono alla moglie. Entra Figaro che spera di poter finalmente
affrettare la cerimonia nuziale.
Irrompe però il giardiniere Antonio che afferma di aver visto qualcuno saltare
dalla finestra della camera della Contessa. Figaro cerca di parare il colpo
sostenendo di essere stato lui a saltare. Ma ecco arrivare con Don Bartolo anche
Marcellina che reclama i suoi diritti: possiede ormai tutti i documenti
necessari per costringere Figaro a sposarla.
Atto III
Mentre il conte si trova nella sua libreria
pensoso, la Contessa
spinge Susanna a concedere un appuntamento galante al Conte, il quale però si
accorge dell'inganno e promette di vendicarsi.
Il giudice Don Curzio entra con le parti contendenti e dispone che Figaro debba
restituire il suo debito o sposare Marcellina, ma da un segno che Figaro porta
sul braccio si scopre ch'egli è il frutto di una vecchia relazione tra
Marcellina e Don Bartolo, i quali sono quindi i suoi genitori.
Marcellina è lietissima di aver ritrovato il figliolo, ma in quel mentre
sopraggiunge Susanna con la somma necessaria a riscattare Figaro liberandolo
dall'obbligo di sposare Marcellina: vedendoli abbracciati Susanna dapprima
s'infuria, poi, compresa la felice situazione, si unisce alla gioia di Figaro e
dei due più anziani amanti.
Marcellina acconsente alla tardiva proposta di matrimonio dallo stesso Don
Bartolo e condona il debito come regalo a Figaro per le nozze con Susanna, Don
Bartolo porge invece una somma di denaro; il Conte invece monta su tutte le
furie.
La Contessa
intanto, determinata a riconquistare il marito, detta a Susanna un bigliettino,
sigillato da una spilla, per l'appuntamento notturno da far avere al Conte.
Modificando il piano di Figaro, e agendo a sua insaputa, le due donne decidono
che sarà la stessa Contessa e non Cherubino a incontrare il Conte al posto di
Susanna.
Mentre alcune giovani contadine recano ghirlande per la Contessa, Susanna consegna
il biglietto galante al Conte che si punge il dito con la spilla. Figaro è
divertito: non ha visto, infatti, chi ha dato il bigliettino al Conte. Poi si
festeggiano due coppie di sposi: oltre a Susanna e Figaro, anche Marcellina e
Don Bartolo.
Atto IV
È ormai notte e nell'oscurità del parco del
castello Barbarina sta cercando la spilla che il Conte le ha detto di restituire
a Susanna, che la fanciulla ha perduta. Figaro capisce che il biglietto ricevuto
dal Conte gli era stato consegnato dalla sua promessa sposa e credendo ad una
nuova trama, si nasconde con un piccolo gruppo di persone da usare come
testimoni del tradimento di Susanna, che ha udito non vista le rampogne di
Figaro, si sente offesa dalla sua mancanza di fiducia e decide di farlo stare
sulle spine. Entra allora Cherubino e, vista Susanna, (che è in realtà
la Contessa
travestita) decide di importunarla; nello stesso momento giunge il Conte il
quale, dopo aver scacciato il Paggio, si mette a corteggiare quella che crede
essere la sua amante.
Fingendo di veder arrivare qualcuno, la Contessa travestita da Susanna fugge nel bosco
mentre il Conte va a vedere cosa succede; nel contempo Figaro, che stava spiando
gli amanti, rimane solo e viene raggiunto da Susanna travestita da Contessa. I
due si mettono a parlare ma Susanna durante la conversazione dimentica di
falsare la propria voce e Figaro la riconosce. Per punire la sua promessa sposa,
questi non le comunica la cosa ma rende le proprie avances alla
Contessa molto esplicite. In un turbinio di colpi di scena, alla fine Figaro
chiede scusa a Susanna per aver dubitato della sua fedeltà mentre il Conte,
arrivato per la seconda volta, scorge Figaro corteggiare quella che crede
essere sua moglie; interviene a questo punto la vera Contessa che, con Susanna,
chiarisce l'inganno davanti ad un Conte profondamente allibito. Allora questi
implora con sincerità il perdono della Contessa e le nozze tra Figaro e Susanna
si possono finalmente celebrare; la "folle giornata" si chiude così in modo
festoso.